Monde Ufo

In un magazzino del centro di Los Angeles, sulla 7th Street, Ray Monde iniziò a scrivere canzoni su un vecchio organo da chiesa Yamaha per un progetto che sarebbe poi diventato Monde UFO. Utilizzando l'organo per basso, tastiere e una drum machine, iniziò a registrare demo su un registratore a cassette a quattro tracce, aggiungendo solo voce e chitarra ai brani per organo. Esplorò la creazione di suoni inquietanti e ottimistici mentre viveva nel quartiere di Skid Row come one man band. Fortemente influenzato dal musicista Sandy Bull, dal punto di vista sonoro si immerse in una terra di nessuno simile, fatta di jazz esoterico e folk psichedelico. La musica che iniziò a creare sperimentava principalmente temi di meditazione e tradizioni UFO.

Col tempo Ray andò a vivere con l'artista Kris Chau. Con gusti musicali poco diversi, iniziarono ad ascoltare esclusivamente jazz, ambient e new age in casa. Il crescente interesse per i bagni di suono e la musica sperimentale lo portò a vedere la musica sotto una luce diversa. Ray pensò che sarebbe stato interessante includere Chau nel suo progetto musicale a lenta combustione, immaginando qualcosa che suonasse come Don Cherry che registra un disco con gli Yo La Tango. Chau, senza alcuna precedente esperienza musicale, suonava una campana sacra microfonata, con vari pedali per chitarra e cantando. Ray scriveva canzoni che si adattavano a questi droni a 436 Hz e, oltre alle vecchie drum machine e ai sample dei dischi jazz di casa, aggiungeva alternative jazz modali alle strutture più limitate. L'inserimento di Kris, non musicista, ha posto maggiore enfasi sulla semplicità e un'innocenza simile a quella di Beat Happening e K Records. Accanto a un musicista jazz formato al Community College e rifiutato dal conservatorio, il duo si è ispirato a un punk più giovanile che accademico. Senza troppe prove, si sono concentrati più sulla creatività che sul virtuosismo.

Nel giugno 2019 il duo ha iniziato a esibirsi dal vivo, solitamente in location insolite in tutta Los Angeles: lounge di hotel, un negozio di surf, un centro di giardinaggio e, non a caso, un ringraziamento a Alien in uno studio di animazione. Oltre a sviluppare uno spettacolo dal vivo, i Monde UFO hanno dedicato del tempo alla registrazione del loro primo full-length per tutto il 2019 a casa. Pubblicarono un singolo 45 giri di "A Pale Horse in Roswell 1947" nel dicembre 2019 e terminarono le registrazioni del loro primo full-length a marzo 2020, poco prima dell'arrivo della pandemia. I piani per il mixaggio e il mastering con il produttore e ingegnere del suono di Jackson Browne, Kevin K. Smith, sono stati posticipati da aprile a ottobre a causa della pandemia mondiale. Il risultato finale è stato un mix di suoni lo e hi-fi che ha davvero aperto la strada a dove la band andrà. "7171" è stato pubblicato nell'ottobre 2021 da Universal Freeing Object. Il duo ha poi aggiunto il batterista Kern Haug, che ha apportato alla band le sue grandi capacità di improvvisazione. Negli ultimi anni i Monde UFO hanno registrato il loro secondo LP "Vandalized Statue to be Replaced with Shrine", sempre con Kevin Smith. Nella primavera del 2023 i Monde UFO hanno firmato con la Fire Records.

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opening Pearz
Originario di Firenze, fucina italiana di poesia e arte, Pearz è il nome d'arte del polistrumentista Francesco Perini. Dopo aver mosso i primi passi come ex membro degli Hacienda e come turnista per artisti del calibro di Tess Parks e M!R!M, l'artista londinese ha intrapreso la carriera solista con "anni di notti musicali irregolari e insonni". Dopo l'EP Nocturnal del 2020, il nuovo singolo "Social Amnesia" è una traccia dance disillusa che attinge a un melting pot di influenze. Richiamando colonne sonore italiane, elementi di nu jazz e nostalgici beat hip-hop, la composizione, in gran parte strumentale, brilla di entusiasmo e amore per la musica. Stratificando archi sintetizzati su una linea di basso groovy, che ricorda il famoso brano campionato "Cavern" dei Liquid Liquid, la contagiosa sezione ritmica non sfigurerebbe nel seminale Screamadelica dei Primal Scream. Le chitarre grintose, in continuo crescendo per i suoi 4 minuti di durata, aggiungono un piacevole senso di sporcizia al pezzo ben prodotto, prima di lasciare il posto a un disorientante outro di pianoforte.
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